18 aprile 2013/Comunicati stampa

Voto deludente al Senato degli Stati Uniti, ma ancora nessuna risposta da Tom Foley

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18 aprile 2013

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VOTO DELUDENTE AL SENATO USA, MA ANCORA NESSUNA RISPOSTA DA TOM FOLEY

(Hartford, Connecticut) – Oggi, il Partito Democratico del Connecticut ha rilasciato la seguente dichiarazione del direttore esecutivo Jonathan Harris:

“Ci sono un sacco di parole – vergognose, imbarazzanti, patetiche, ridicole, ecc. – che potrebbero essere usate per descrivere la sconfitta di ieri delle misure di controllo delle armi basate sul buon senso al Senato degli Stati Uniti. Ma almeno i funzionari eletti hanno reso nota la loro posizione sulla questione. Sono passati poco più di quattro mesi dalla tragedia di Newtown, poco meno di due mesi da quando il governatore Malloy ha proposto un pacchetto di misure di buon senso per il controllo delle armi, ed esattamente due settimane da quando la legislatura del Connecticut è passata a stragrande maggioranza e il governatore Malloy ha firmato la legge. le leggi sul controllo delle armi più severe della nazione. In tutto questo tempo, Tom Foley – che afferma di avere le carte in regola per guidare il Connecticut come governatore – si è rifiutato apertamente di essere chiaro sulla sua posizione su una delle questioni più importanti del nostro tempo. Si è rifiutato categoricamente di dire se avrebbe firmato o meno il disegno di legge firmato dal governatore Malloy, anche se i membri del suo stesso partito hanno espresso il loro voto, qui a Hartford e a Washington, DC.

Forse è perché il signor Foley pensa di poter farla franca, forse pensa che nessuno presti attenzione, o forse pensa che il problema svanirà. Chissà cosa pensa? Non lo dirà. Ma la leadership riguarda la responsabilità, si tratta di prendere posizione, si tratta di alzarsi ed essere contati quando tutto è in gioco. Tom Foley non ha fatto nessuna di queste cose. Non può essere che non abbia una posizione sul disegno di legge convertito in legge; tutti fanno. Cosa avrebbe fatto se fosse stato governatore il 4 aprile e il disegno di legge fosse arrivato sulla sua scrivania – scappare e nascondersi? No, sarebbe stato costretto a prendere una decisione: firmarlo o porre il veto. Questa è la scelta che il "Governatore" Foley avrebbe dovuto affrontare. Perché si dovrebbe permettere al candidato Foley di andarsene senza dire la sua posizione sul conto? Non dovrebbe. E alla fine non lo farà. Forse, solo forse, oggi è il giorno giusto.

Quindi facciamo un altro tentativo: signor Foley, avrebbe firmato il disegno di legge? Le persone che dici di voler governare meritano una risposta”.

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